Mudhoney

L’11 settembre 2024, alle ore 22:00, Roma diventerà il centro del grunge mondiale, quando i leggendari Mudhoney saliranno sul palco del Largo Venue in Via Biordo Michelotti 2. Per tutti i fan del suono grezzo e inconfondibile degli anni ’90, questa è un’occasione imperdibile per vivere un’esperienza musicale autentica e travolgente, che racchiude in sé tutta l’energia e la ribellione di una band che ha segnato la storia del rock.

Mudhoney, il gruppo che ha dato il via al movimento grunge, nasce a Seattle nel 1988 e da allora non ha mai smesso di scuotere il panorama musicale con il suo mix esplosivo di punk, garage rock e metal. Formatisi dalle ceneri dei Green River, una delle prime band a delineare i contorni del grunge, i Mudhoney sono stati pionieri di un suono che ha fatto la storia. La band, composta da Mark Arm (voce e chitarra), Steve Turner (chitarra), Dan Peters (batteria) e Guy Maddison (basso), ha influenzato innumerevoli artisti e continua a farlo, dimostrando che il grunge non è solo un genere musicale, ma un vero e proprio manifesto culturale.

Il nome Mudhoney è un omaggio all’omonimo film di Russ Meyer del 1965, e questa scelta racchiude perfettamente lo spirito della band: crudo, provocatorio e assolutamente fuori dagli schemi. Con il loro ultimo album, “Plastic Eternity”, i Mudhoney dimostrano di non aver perso neanche un grammo della loro grinta. Il disco è una feroce critica ai tempi moderni, un grido disperato contro una società che, oggi più che mai, sembra andare alla deriva. Mark Arm e i suoi compagni riescono ancora una volta a creare musica che non solo fa battere il cuore, ma fa anche riflettere, con testi taglienti e riff di chitarra che sembrano voler esplodere dagli amplificatori.

Il concerto al Largo Venue si preannuncia come uno degli eventi più attesi dell’anno per gli amanti della musica alternativa. Chi ha avuto la fortuna di assistere a un loro live sa bene che i Mudhoney sono sinonimo di energia pura, una forza della natura che trascina il pubblico in un vortice di suoni distorti e urla liberatorie. Non aspettatevi un concerto patinato o un revival nostalgico: i Mudhoney sono ancora quei ragazzi ribelli che trent’anni fa fecero tremare le fondamenta del rock con il loro sound unico e inconfondibile.

Seattle, la città da cui tutto è partito, è stata resa famosa da band come Nirvana, Pearl Jam e Soundgarden, ma è con i Mudhoney che il grunge ha davvero trovato la sua voce più autentica e underground. In un’epoca in cui il mainstream sembra avere il controllo su tutto, i Mudhoney restano fedeli alla loro etica punk, suonando in piccoli club e rifiutando di piegarsi alle logiche del mercato.

I Mudhoney sono la testimonianza vivente che il grunge non è mai morto: è lì, ancora vivo e pulsante, pronto a colpire con tutta la sua forza. Se avete voglia di rivivere le atmosfere di Seattle, se volete immergervi in un mare di suoni distorti e testi corrosivi, l’11 settembre è la data da segnare in rosso sul calendario. Siete pronti a far tremare Roma insieme ai Mudhoney!